lunedì 25 giugno 2012

Senza Parole!

Nuovo intervento sulle rive del Lago di Bolsena!
Questa volta si è proceduto ad asfaltare i parcheggi che "fanno polvere" e che si trovano sul lungolago di Capodimonte.

Un' ulteriore prova della sensibilità dell'amministrazione del sindaco Mario Fanelli, nei confronti dell'ambiente naturale, nel rispetto e salvaguardia del paesaggio.

La brutale soluzione, delinea i modi, e l'attenzione che hanno i tecnici ai temi del rispetto delle preesistenze arboree, alla gestione del dettaglio, alla cura che si ha nei confronti di questi piccoli, ma significativi interventi, che ne determinano il nuovo aspetto del paesaggio.

il nuovo intervento di pavimentazione in asfato nel lungolago di Capodimonte

Non sono bastati i continui richiami, interventi, iniziative, che singoli cittadini, associazioni, portano avanti in altre manifestazioni, con l'obiettivo di cominciar a guardare e valutare questo patrimonio in modo diverso.
Una bellezza che ci è stata prestata, e che dovremmo un giorno cedere alle future generazioni.

Non è servito chiamare l'assessore all'ambiente - Scipioni- affinchè si potesse riflettere sull'intervenire in maniera differente, forse con una soluzione meno invasiva, che consenta di risolvere il problema, - se problema era -, con un'azione che cerchi di salvaguardare prima di tutto le piante, di ottenere una pavimentazione drenante e permeabile e di determinare un impatto percettivo meno dannoso.

il nuovo intervento di pavimentazione sul lungolago di Capodimonte 

Purtroppo si risponde sempre e solo con soluzioni facili, che arrecano meno problemi di lavoro, forse più economiche e sbrigative....

Ormai i centenari pioppi sono stati ricoperti alla base del loro tronco con dell'orrendo asfalto. Il danno è stato fatto, e la fierezza e la soddisfazione dell'amministrazione per una nuova opera pubblica che completi il proprio curriculum può essere presa in considerazione.....



Ma che bella soddisfazione accontentare forse quelle persone che non hanno voglia di lasciare la macchina un poco più in la....che gli da fastidio fare due passi e vorrebbero avere la macchina fin sulle rive del lago....

Bisogna accontentare le strutture ricettive ......,consentire alla gente di parcheggiare vicino!
Ormai come afferma l'assessore Scipioni ....."la riva è urbanizzata".....
e allora....mi domando...."e perchè non cementifichiamo la spiaggia?....l'acqua e la sabbia ce l'abbiamo già!



lunedì 21 novembre 2011

CAPODIMONTE


Secondo le analisi condotte dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio) su campioni prelevati da personale aziendale i valori sono:

ARSENICO
via Roma μg 17 per litro
via Regina Margherita μg 17 per litro

FLUORURI
Rete idrica centro mg 1,09 per litro
Tra 11 e 20 μg per litro

USI
Tutti gli usi consentiti per consumo umano, incluso bere e cucinare, igiene della persona, degli indumenti e degli ambienti.

LIMITAZIONI
Non è possibile utilizzare l’acqua: - come bevanda per i bambini di età inferiore a tre anni e per le donne in stato di gravidanza; - per cucinare cibi per i bambini di età inferiore a tre anni e per le donne in stato di gravidanza; - per reidratare i cibi liofilizzati o per sciogliere latte in polvere o altre polveri alimentari (orzo e caffè solubile, ecc.). Le imprese alimentari devono dotarsi di impianti di potabilizzazione.Per ulteriori informazioni clicca qui
caso che è presente anche sul Fatto quotidiano....
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/16/arsenico/170693/

mercoledì 21 settembre 2011

Un lago da bere? Speriamo possa tornarlo presto!!


Dal 5 settembre, per quattro giorni, il collettore fognario del Lago di Bolsena ha riversato liquami nelle acque del lago, a causa della rottura dell’ultima pompa funzionante nella stazione n. 19, sita sul territorio di Capodimonte. La situazione di abbandono del collettore è tale che nella maggior parte delle stazioni scarseggiano le pompe in grado di garantire un corretto trasporto dei liquami. I dati raccolti recandoci personalmente sui siti delle stazioni di pompaggio attorno al lago, ci dicono che nel comune di Gradoli i liquami si riversavano in un campo privato mentre nel comune di Grotte di Castro le acque fognarie finivano nella cunetta stradale. Nel comune di San Lorenzo i liquami si riversano in un fosso, probabilmente perchè la stazione del collettore è sprovvista di pompe funzionanti; stesso problema sussiste, da settimane, a Valentano, dove le acque nere dei Felceti si riversano nel Fosso Spinetto (i liquami riversati nei fossi, nei campi o nelle cunette sono destinati a defluire nel lago al primo acquazzone). A Bolsena un problema simile al livello del Fosso del Cimitero ha obbligato il sindaco ad emanare un divieto di balneazione per un tratto di costa pari ad un chilometro. In più, nel corso dei mesi scorsi, fenomeni di malfunzionamento delle pompe hanno generato ripetuti riversamenti di liquami sui lungolaghi di Capodimonte e anche di Montefiascone.
Abbiamo appurato che grazie alla perizia dei tecnici del Cobalb – pur costretti a lavorare con mezzi insufficienti, e pagati solo irregolarmente -, la pompa di Capodimonte ha ripreso a funzionare ed il riversamento per ora è cessato. Non è cessata l’emergenza, e certamente non esiste modo di sanare il danno provocato dai ripetuti riversamenti nel Lago.
A questo punto noi cittadini ci interroghiamo: com’è possibile un tale stato di dissesto del sistema fognaria, sia a livello comunale, sia a livello di collettore circumlacuale? Un dissesto che minaccia non solo la balneabilità delle spiagge – a tal punto che medici sconsigliano di fare il bagno ai bambini -, ma anche la salute globale, ecologica, del Lago di Bolsena, in continuo degrado.
Ci interroghiamo sulle responsabilità in merito a salute pubblica e salvaguardia ambientale: risulta che da alcuni anni sono venuti meno i fondi economici in grado di garantire la regolare manutenzione del collettore. Eppure sulle bollette dell’acqua dei singoli cittadini insiste una voce economica che è destinata allo smaltimento delle acque reflue: a quanto ammonta questa somma annualmente e a cosa è attualmente destinata?
Constatiamo con rammarico che a fronte delle disfunzioni del collettore, é stata scarsa l’informazione ai cittadini, come se prevalesse una tendenza all’omertà per timore delle ripercussioni sull’economia turistica. Ma non siamo certi che tale atteggiamento da struzzi sia utile agli interessi della collettività, specie se non corrisponde ad azioni concrete per risanare la salute delle acque del lago. Sappiamo che se nel 2015 il dato sulla salute del lago non ha recuperato il livello ‘buono’ (attualmente è sceso a livello ‘sufficiente’), le collettività dovranno pagare delle multe cospicue imposte dalla CEE; quali sono ad oggi le strategie attuate dalle amministrazioni locali per non incorrere nella sanzione?
Ci chiediamo: perché di tutti questi riversamenti negli mesi scorsi non è stata informata tempestivamente l’ARPA (agenzia regionale per la protezione ambientale), che avrebbe dovuto monitorare, giorno per giorno, lo stato di inquinamento sanitario delle acque? Eppure questo è previsto dalle normative vigenti. Se l’ARPA non viene coinvolta nei singoli eventi di inquinamento improvviso o cronico, ci sembra che venga meno la stessa attendibilità dei dati pubblicati dalla medesima Agenzia, che risultano parziali e non aggiornati.
Alla luce di tutto cio’, come coordinamento dei comitati cittadini del Lago di Bolsena, sollecitiamo la creazione di un Protocollo di intervento per la salvaguardia del lago e per i casi di emergenze da inquinamento. Tale Protocollo dovrebbe nascere in concertazione con tutti i
sindaci dei Comuni del lago, gli assessorati all’Ambiente, le associazioni di cittadini e gli organismi preposti alla salvaguardia dell’ambiente.   

Coordinamento dei Comitati cittadini Lago di Bolsena

venerdì 19 agosto 2011

Merde d'autore...o autori di merde....?




- Cava- tra il 18 e 19 Agosto 2011 in prossimità delle acque di Cava e Monte Cuculo, numerosi avvistamenti di "Stronzi" umani.....

c'era una volta il "Pajeto"

-dove una volta nasceva il giunco, "jonco", oggi c'è cemento-
in prossimità della caletta (Capodimonte , Lago di Bolsena) numerosi sono i blocchi di cemento (di dimensioni 1,00x1,00x0,20 m di h), che sono posti in fondo al lago per tenere barche fuoribordo......vi invito a contarli e fare una somma dei metri cubi nel fondale....

martedì 12 luglio 2011

...c'è qualcosa di nuovo all'orizzonte......cos'è?


Pesca grassa ...CONTEMPORANEA



















Iniziate le attività del Circolo “Lago Amico” di Capodimonte per l'estate 2011

Il Circolo “Lago Amico”, sede del Gruppo canoa-kayak A.v.i.s. Capodimonte, e l'assessorato Turismo e Ambiente del Comune di Capodimonte hanno organizzato una giornata per il lago. La scorsa domenica 10 luglio 2011, con canoe, catamarani e a piedi tutti i partecipanti hanno raggiunto la spiaggia di Punta San Bernardino, il vecchio porto etrusco di Bisenzio, uno dei tratti più belli e suggestivi del Lago di Bolsena, tra i più selvaggi e nascosti. Purtroppo negli ultimi anni questo tratto di litorale si è trasformato in una pattumiera, causa soprattutto della tramontana dei mesi invernali (portatrice di numerosi rifiuti galleggianti) e della complicità di qualche cattivo visitatore...
I partecipanti hanno iniziato a ripulirlo da plastica, vetro e quant'altro l'uomo è in grado di lasciare a sua negativa testimonianza.
In amicizia e con l'unico scopo di far del bene all'ambiente lacustre, armati di guanti e sacchetti oltre 30 persone hanno aderito all'iniziativa portando il loro fattivo contributo. Il risultato è stato di 20 sacchi di immondizia, 10 pezzi di imbarcazioni e 15 gomme, il tutto raccolto e smaltito nei luoghi idonei. Hanno partecipato all'iniziativa le associazioni presenti sul territorio: il Gruppo canoa/kayak A.v.i.s. Capodimonte, promotore dell'evento, l'Ass. Capodimonte D'Arte, l'Ass. La Porticella, Slow Food Capodimonte e il Gruppo Archeologico Bisenzo.
E' necessario adoperarsi prima che questo piccolo tratto di lago, dimora del giunco e importante zona di nidificazione degli uccelli selvatici e per la deposizione di uova di alcune specie di pesce, perda il proprio importante ruolo nel mantenimento in salute dell'ecosistema lacustre.